VIA ALLA CERTIFICAZIONE PER LA PARITÀ DI GENERE!

AL VIA ALLA

CERTIFICAZIONE PER LA PARITÀ DI GENERE!

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Il Governo ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1° luglio 2022, il decreto 29 aprile 2022 che fornisce i parametri per il conseguimento della certificazione per la parità di genere alle imprese. Contestualmente, l’organismo di normazione UNI ha pubblicato un documento tecnico di riferimento, l’UNI/PdR 125:2022: la prassi di riferimento definisce le linee guida sulla gestione per ottenere la certificazione per la parità di genere, che prevede la strutturazione e adozione di un insieme di indicatori prestazionali (KPI) inerenti le politiche di gestione nelle organizzazioni.

Il Decreto legge specifica che i parametri minimi per poter accedere alla certificazione per la parità di genere sono appunto riportati all’interno del documento UNI/PdR 125:2022. La Prassi di Riferimento per la parità di genere nelle organizzazioni prevede la misura, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni con l’obiettivo di colmare i gap attualmente esistenti, nonché incorporare il nuovo paradigma relativo alla parità di genere nel DNA delle organizzazioni e produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo. Inoltre, il documento è totalmente integrabile all’interno di sistemi di gestione preesistenti basati sulle principali norme ISO.

Per essere in linea con la certificazione per la parità di genere, il Governo ha precedentemente emanato il decreto Interministeriale del 29 marzo 2022, dove sono definite le modalità per la redazione del rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private. Il rapporto dovrà essere inviato obbligatoriamente per le aziende con più di 50 dipendenti e in forma volontaria per quelle con un numero inferiore di risorse.

In base a quanto definito, la certificazione per la parità di genere rientra quindi nelle disposizioni della Legge 5 novembre 2021 n. 162 sulla parità salariale. Per le aziende virtuose che decidono di certificarsi corrispondono sgravi contributivi e premialità nella valutazione dei bandi pubblici.

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